Per i Geometri la partecipazione al Corso dà diritto a n. 16 CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI (Regolamento per la Formazione Professionale Continua CNG e GL in vigore dal 01/01/2015).
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e-mail del 29/08/2016
Spett.le Collegio dei Geometri della provincia di Reggio Emilia,
con la presente siamo ad informarVi che il “Corso per Ispettori SACE” indicato nella precedente comunicazione è stato posticipato dal 3 al 7 ottobre 2016.
Le candidature dovranno pervenire entro venerdì 23 settembre 2016 secondo le modalità indicate nella documentazione disponibile al link seguente: http://www.enef.it/SACE.html
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Dal 5 al 9 settembre 2016 si svolgerà, a cura di EnEf Research srl, Spin off dell’Università degli Studi di Parma, il ” Corso per Ispettori SACE “, riconosciuto dall’Organismo Regionale di Accreditamento.
La partecipazione al corso di formazione ed il superamento dell’esame finale consentiranno di conseguire la qualifica di Ispettore, necessaria per l’iscrizione al relativo elenco della Regione Emilia-Romagna e per poter ricevere incarichi da parte dell’Organismo di Accreditamento.
Infatti, in ottemperanza ai dettami dell’art. 6 della Delibera di Giunta regionale n. 1275 del 7 settembre 2015, nel corso del 2016 l’Organismo Regionale di Accreditamento ha avviato le verifiche di conformità degli Attestati di Prestazione Energetica emessi.
I requisiti di ammissione al corso ed i contenuti dello stesso sono visionabili sul portale Ermes Energia della Regione Emilia-Romagna al seguente link: http://energia.regione.emilia-romagna.it/servizi-on-line/allegati-certificazione/accreditamento-ispettori
Il Corso, che ha una durata complessiva pari a 56 ore (40 ore di lezioni frontali + 16 ore di project work), si svolgerà nei giorni suddetti, dalle 9.00 alle 18.00, presso un’aula del Campus dell’Università degli Studi di Parma.
Il costo è di 1500,00 Euro IVA inclusa.
Il numero di iscritti è limitato a 10 unità e la candidatura dovrà essere presentata tramite il modulo allegato, in cui debbono essere specificati i titolo posseduti.
Le candidature dovranno pervenire entro venerdì 19 agosto 2016 secondo le modalità indicate nella documentazione allegata
23/09/2016 Seminario “La finestra efficiente: prestazioni, caratteristiche e corretta posa in opera”
Per i Geometri la partecipazione al Seminario dà diritto a n. 2 CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI (Regolamento per la Formazione Professionale Continua CNG e GL in vigore dal 01/01/2015).
Gli Uffici di Segreteria saranno chiusi per ferie dal 08/08/2016 al 27/08/2016
Riapertura uffici lunedì 29/08/2016
LA COMMISSIONE 8 “CONDOMINIO – FISCO IMMOBILIARE” INFORMA
Per il leasing risoluzione con più certezza
Il leasing, per effetto del Ddl concorrenza (che via via incrementa i propri contenuti nel suo progressivo iter parlamentare), naviga verso il suo recepimento tra i contratti tipici del nostro ordinamento, dopo che, per anni, è stato l’esempio principe della categoria dei contratti atipici. Il Ddl, oltre a fornirne una rilevante regolamentazione (per risolvere controversie interpretative che affaticano la gestione dei contratti in default e le aule giudiziarie), ne offre anzitutto la definizione. Per “locazione finanziaria” dunque si intende il contratto con il quale la banca o l’intermediario finanziario iscritto nell’albo dell’articolo 106 Tub (e, quindi, non da operatori non finanziari), si obbliga ad acquistare o a far costruire un bene su scelta e secondo le indicazioni dell’utilizzatore, che ne assume tutti i rischi, anche di perimento, e lo fa mettere a disposizione per un dato tempo verso un determinato corrispettivo che tiene conto del prezzo di acquisto o di costruzione e della durata del contratto. Alla scadenza del contratto l’utilizzatore ha diritto di acquistare la proprietà del bene a un prezzo prestabilito ovvero, in caso di mancato esercizio del diritto, l’obbligo di restituirlo. Dopo aver dato questa nozione di leasing, il Ddl definisce anche il concetto di «grave inadempimento», e cioè il presupposto in base al quale il soggetto concedente può invocare la risoluzione del contratto (fermo restando che per il leasing abitativo resta fermo che il grave inadempimento si ha solo nel caso di mancato pagamento di 18 rate): per grave inadempimento dell’utilizzatore si intende il mancato pagamento di almeno sei canoni mensili o due canoni trimestrali anche non consecutivi o un importo equivalente per i leasing immobiliari, ovvero quattro canoni mensili anche non consecutivi o un importo equivalente per gli altri contratti di locazione finanziaria. Questa definizione è importante perché affida la questione della rilevazione del presupposto della risoluzione del contratto a un criterio matematico e la sottrae a valutazioni discrezionale. Una volta risolto il contratto, il concedente ha diritto alla restituzione del bene ed, evidentemente, lo pone in vendita; all’utilizzatore spetta quanto ricavato dalla vendita, dedotta la somma pari all’ammontare dei canoni scaduti e non pagati fino alla data della risoluzione, dei canoni a scadere (solo in linea capitale) e del prezzo pattuito per l’esercizio dell’opzione finale di acquisto, nonché le spese anticipate per il recupero del bene, la stima e la sua conservazione per il tempo necessario alla vendita. Viceversa, se con la vendita il concedente non percepisce un importo pari a quanto gli spetta, conserva, per l’eccedenza, un credito verso l’utilizzatore. Questa regolamentazione, dunque, chiude una volta per tutte la discussione se alla risoluzione del contratto di leasing debbano applicarsi i principi dell’articolo 1526 del Codice civile o quelli dell’articolo 72-quater della legge fallimentare, compiendo una decisa scelta in quest’ultimo senso. La vendita deve essere effettuata secondo criteri di celerità, trasparenza e pubblicità adottando modalità tali da consentire l’individuazione del migliore offerente possibile con obbligo di informazione dell’utilizzatore. La vendita, inoltre, va effettuata a condizioni di mercato, sulla base dei valori risultanti da pubbliche rilevazioni di mercato elaborate da soggetti specializzati. Quando non è possibile far riferimento a questi valori, si procede sulla base di una stima effettuata da un perito scelto dalle parti di comune accordo nei venti giorni successivi alla risoluzione del contratto o, in caso di mancato accordo, da un perito indipendente scelto dal concedente in una rosa di almeno tre operatori esperti, comunicati all’utilizzatore, che può esprimere la sua preferenza vincolante ai fini della nomina entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione.
Commissione 8 “Condominio – Fisco Immobiliare”
geom. Maurizio Verdi
Collegio e Associazione Geometri
della Provincia di Reggio Emilia
LA COMMISSIONE 8 “CONDOMINIO – FISCO IMMOBILIARE” INFORMA
Nel 2014-2015 lavori edili nel 40% dei condomini
È nei condomìni il volano dell’edilizia: l’indagine di Tecnoborsa, curata da Alice Ciani e Lucilla Scelba, dimostra che manutenzioni (ordinarie e straordinarie), interventi di risparmio energetico e sulla sicurezza impegnano le finanze condominiali mantenendo l’industria edile (almeno sinché vengono rinnovati quei bonus fiscali che il Governo vorrebbe, almeno per il risparmio energetico, prorogare di altri tre anni). Dall’indagine 2016 (effettuata su un campione di 2.147 casi) risulta che il 42,6% delle famiglie intervistate vive in un condominio. Valter Giammaria, Presidente di Tecnoborsa, spiega che: «Il 40,4% delle famiglie la cui abitazione fa parte di un condominio ha dichiarato di aver fatto eseguire interventi di ristrutturazione riguardanti l’edificio; in particolare, il 22,8% ha detto che si è trattato di lavori consistenti, mentre il restante 17,6% ha eseguito solo interventi di modesta entità. Rispetto alla ripartizione geografica le aree più attive sono state quelle dei centri con meno di 250.000 abitanti nel Nord-Ovest». Per quanto riguarda l’aspetto del risparmio energetico in condominio, il 27,1% delle famiglie ha risposto affermativamente. Più attive sono le città tra i 40.000 e i 250.000 residenti nel Nord-Ovest. Più in dettaglio, il 41,5% ha dichiarato che i lavori hanno riguardato l’impianto elettrico; il 33% la sostituzione della caldaia; il 24,2% l’isolamento termico dell’edificio; il 12,8% l’impianto solare – di cui il 5% ha riguardato solo acqua calda, il 3,1% solo il riscaldamento e il 4,7% entrambi – e, infine, il restante 6,6% altri interventi tipo sostituzione di infissi esterni e/o installazione di valvole termostatiche. Il totale supera il 100% perché in alcuni casi è stato eseguito più di un intervento.
Le famiglie. Tecnoborsa ha allargato l’indagine anche sulle singole famiglie che hanno eseguito lavori all’interno della propria abitazione nel biennio 2014-2015: «L’8% degli intervistati – dice Giammaria – ha dichiarato di aver ristrutturato tutto o in parte l’interno di una casa di proprietà». Tra gli interventi più frequenti la sostituzione della caldaia al primo posto col 34,1%, seguita dalla sostituzione delle finestre al 27,7% e dal rifacimento dell’impianto elettrico per il 27% delle famiglie.
La sicurezza. Anche sulla sicurezza l’indagine Tecnoborsa riserva sorprese: antifurto e porta blindata sono i preferiti. Infatti, circa l’80% delle famiglie teme molto o abbastanza furti e rapine in casa, mentre si aggira sul 70% chi teme danneggiamenti, per cui c’è circa un quarto degli intervistati che si è munito di una polizza assicurativa per recuperare almeno in parte gli eventuali danni.
Commissione 8 “Condominio – Fisco Immobiliare”
geom. Maurizio Verdi
Collegio e Associazione Geometri
della Provincia di Reggio Emilia
Corsi a pagamento.
Iscrizione obbligatoria da effettuarsi come da modalità riportate sulla Locandina.
Per i Geometri la partecipazione ai Corsi dà diritto a CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI (Regolamento per la Formazione Professionale Continua CNG e GL in vigore dal 01/01/2015).
Programma modulo 1 prevenzione incendi
Programma modulo 2 prevenzione incendi
LA COMMISSIONE 4 “SICUREZZA CANTIERI, LUOGHI DI LAVORO” INFORMA
2016 07 18 Circolare informativa – Quando è da ritenersi concluso un cantiere
LA COMMISSIONE 8 “CONDOMINIO – FISCO IMMOBILIARE” INFORMA
Prima casa, il bonus fiscale ha accesso esteso e facilitato
Con la Stabilità 2016, da quest’anno, è fiù facile fruire dell’agevolazione prima casa per chi intende cambiare l’abitazione. Infatti, è ora consentito di accedere alla tassazione ridotta sull’acquisto della nuova abitazione, purché la precedente venga venduta entro un anno. Se realizzare questo proposito diventerà difficile, si potrà rinunciare al beneficio fiscale senza sanzioni entro il suddetto termine. Va precisato che il trattamento agevolato, riassunto nella tabella (nota II-bis all’art. 1 della tariffa, parte prima, allegata al dpr n. 131/86 ), non spetta per l’acquisto di abitazioni classificate nelle categorie catastali A1.
Commissione 8 “Condominio – Fisco Immobiliare”
geom. Maurizio Verdi
Collegio e Associazione Geometri
della Provincia di Reggio Emilia